domenica 30 luglio 2017
venerdì 28 luglio 2017
Il Mont Glacier (3.185 m)
Difficoltà: EE
Difficoltà: EE
Quota partenza (m): 2107
Quota vetta (m): 3186
Dislivello complessivo (m): 1100
Località partenza: Dondena (Champorcher , AO)
Dormire: B&B Bec Raty
Per non smentire proprio del tutto chi dice che per andare in montagna bisogna partir presto, lasciamo il Grand Mont Blanc alle 8:30!
Sulla strada sterrata che porta a Dondena, incontriamo una marmotta. Ancora un po' addormentati ribaltiamo gli zaini alla ricerca della macchina fotografica che non salta subito fuori. La marmotta ha forse ancora più sonno di noi e ci aspetta per farsi poi immortalare con lo sfondo del Mont Delà e del Moutsaillon.
Quota vetta (m): 3186
Dislivello complessivo (m): 1100
Località partenza: Dondena (Champorcher , AO)
Dormire: B&B Bec Raty
Per non smentire proprio del tutto chi dice che per andare in montagna bisogna partir presto, lasciamo il Grand Mont Blanc alle 8:30!
Sulla strada sterrata che porta a Dondena, incontriamo una marmotta. Ancora un po' addormentati ribaltiamo gli zaini alla ricerca della macchina fotografica che non salta subito fuori. La marmotta ha forse ancora più sonno di noi e ci aspetta per farsi poi immortalare con lo sfondo del Mont Delà e del Moutsaillon.
A Dondena, attraversato l'Ayasse, imbocchiamo subito la scorciatoia a destra fra i prati fino a raggiungere la strada poderale in direzione Lago Miserin. Al Pian del'Inseta prendiamo il sentiero segnato 8C per il Mont Glacier (la scorciatoia, ripidissima, ce la teniamo per il rientro).
Il sentiero è facile, non ripido e ben segnalato e presto (si fa per dire) raggiungiamo il Col Fussy.
Da qui c'è un lungo traverso in mezzo alla pietraia che termina con una salita abbastanza ripida di terreno friabile. Dopo mezz'ora di quest'esperienza "mistica" veniamo ripagati dal panorama della cima. E possiamo procedere a demolire le cibarie che ci siamo portati su.
mercoledì 19 luglio 2017
PONTBOSET D’ANTAN - aperitivo itinerante nella “Veulla” di Pontboset
L'associazione Vivre Champorcher, con l’amministrazione comunale di Pontboset sostenuta da un gruppo di volontari, e dalla proloco di Champorcher in data 22 Luglio 2017 organizza un aperitivo itinerante nel borgo del capoluogo di Pontboset.
In tale occasione, a partire dalle ore 19,30, i ristoratori di Pontboset proporranno i loro piatti tipici, gli alpigiani della vallata i loro formaggi, il forno del Crest il Pan Ner sfornato per l’occasione, artisti esporranno i loro lavori e tra degustazioni, musica popolare, animali da compagnia e proiezioni di immagini del tempo passato, si farà mezzanotte in allegra compagnia, nella magica atmosfera notturna della “Veulla”.
Borgo di Pontboset – Sabato 22 Luglio 2017 – dalle 19h30 alle 24h00 – Offerta Libera
martedì 18 luglio 2017
domenica 9 luglio 2017
La balconata di Champorcher
Trek dei villaggi (2° giorno)
Difficoltà: E
Quota partenza (m):862
Punto più alto (m): 1958
Dislivello complessivo (m): ca 1400
Località partenza: Chateigne (Pontboset)
Dormire: B&B Bec Raty
Continua la
missione esplorativa per conto della nostra Associazione Vivre Champorcher
che ha deciso di creare un trek dei villaggi per far conoscere le bellissime
frazioni nel Comune di Pontboset e Champorcher. La parte più semplice (pensando
ai bambini o ai meno sportivi) tocca le principali frazioni mentre la parte più
impegnativa sale agli alpeggi con un ben maggiore dislivello totale.
Ancora una
volta, insieme ad Aksinia del Ristorante Mellier e ad Amato, esperto di
escursionismo e grande conoscitore della valle, partiamo per verificare
segnaletica e tempi del secondo tratto: Pontboset – Salleret – Barmelle – Tête
du Mont – Plan Fênetre – Sant’Anna – Col Pozzauel – Arcomy – Zuc – Grand Mont
Blanc – Chardonney. Si tratta, ovviamente, del tratto con un maggiore
dislivello.
Il primo giorno
ci aveva portato alla scoperta delle frazioni di Pontboset, dal Crest a
Fournier con rientro su Ponboset/Savin. Noi partiamo dalla Frazione Chateigne,
in cui, a breve, aprirà un’attività di affittacamere (Li Tzatagni, per l’appunto)
un’altra socia di Vivre Champorcher.
Ci incamminiamo
sulla destra orografica dell’Ayasse, seguendo una strada sterrata fino al
Salleret, anzi alla Frazione Dublanc. Da qui imbocchiamo la mulattiera che supera
un torrente, passa attraverso un boschetto e poi diventa una scalinata nella
roccia. Il sentiero è sempre sufficientemente largo ma richiede assenza di
vertigini.
Passaggi
scalinati nella roccia continuano ad alternarsi a tratti in cengia. Giungiamo
infine in uno dei tratti più emozionanti del sentiero che, sorretto da muretti,
compie una serie di secche svolte ravvicinate. Dall'alto sembrano le scale di
Escher.
Giungiamo
infine sui terrazzamenti di Barmelle, dove si trova una fontana.
Un tornante e
siamo a Barmelle, tra i ciliegi e i frassini. Non manca nulla: la cappella, il
pozzo, la meridiana, il deposito dei formaggi, la fontana, la teleferica.
Il panorama
grandioso sulla vallata.
Dopo la sosta d'obbligo alla cappella, ripartiamo sul sentiero che si snoda sul pendio. Si sale attraverso un bosco, una pietraia e ancora bosco.
Dopo la sosta d'obbligo alla cappella, ripartiamo sul sentiero che si snoda sul pendio. Si sale attraverso un bosco, una pietraia e ancora bosco.
A parte qualche tratto devastato dai cinghiali, non ci
sono difficoltà di sorta e, con un po' di attenzione, non si perde il sentiero.
Al colle prendiamo il sentiero sulla sinistra e, visto
che siamo qui, facciamo una piccola deviazione fino sulla punta della Tête du Mont.
Piccola pausa e prendiamo il sentiero principale per
la Frazione del Rosier.
Al colle ( Plan Fênetre)
non scendiamo a sinistra ma proseguiamo diritti fino al oltrepassare la
cappella di Sant’Anna, situata in
una bella radura, e continuiamo fino ad incontrare il sentiero che dal Petit
Rosier va al Col di Possueil.
Qui inizia una ripida salita che porta al colle dove imbocchiamo
il nuovo sentiero che percorre la cresta, passando sotto il Mont Dandace (o Bec
de Nona), fino a raggiungere la Pointe d'Arcomy.
Il sentiero è molto ben tracciato, in alcuni punti è
stato attrezzato con corde e con alcuni scalini di ferro. Non ci sono punti
esposti ed è facilmente percorribile anche in scarpe da ginnastica.
La vista è interessante: sul lato sinistro si
vede tutta la valle di Champorcher e su quello destro la Valle Centrale fino al
Cervino.
Dalla
Pointe d'Arcomy, il sentiero scende fino al Colle d'Arcomy, giù fino
all'alpeggio.
A questo punto le indicazioni lasciano un po’ a
desiderare. Tuttavia attraversiamo l'alpeggio senza scendere di quota (il Zuc è
davanti a noi ben visibile) e intercettiamo il sentiero che porta appunto fino
al Suc, tutto in mezzo al bosco.
Dal Zuc un bel percorso quasi pianeggiante ci porta a
La Cort, l’alpeggio proprio sopra le Frazioni del Grand e del Piccolo Mont
Blanc. Da qui per scendere a Chardonney ci sono tre possibilità: 1) le
scorciatoie che dal Grand Mont Blanc portano a Chateau (attraverso Arbussey e
Gontier); il sentiero che tra Grand e Petit Blanc porta direttamente a
Chardonney oppure, dal Petit Mont Blanc giù attraverso le Frazioni di Perruchon
e Ronchas.
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